martedì 25 dicembre 2012

Corso di Apicoltura a Battaglia Terme (PD)

Domenica 24 febbraio 2013
Relatore: Gianni Stoppa.ll corso si propone di sviluppare le basi per una apicoltura innovativa, rispettosa dell'essere ape  in sintonia con i fondamenti della biodinamica. Per il neofita il percorso sarà entusiasmante e divertente;  per l'apicoltore esperto, alla ricerca di nuovi stimoli, una nuova sfida per rimettersi in gioco. Sono previsti 5 incontri a partire da domenica 24 febbraio presso la sede Biolca a Battaglia Terme PD. 
Questo il programma:
Domenica 24 febbraio 2013
L'ape e l'uomo, l'ape e l'universo: impulsi e meditazioni per la comprensione della stretta relazione tra uomo, ape e ciò che ci circonda, in relazione ai dettami della biodinamica. Morfologia ed etologia dell'ape: entrando nella sua intimità scopriremo particolari curiosi e incredibili che permettono di evitare errori e luoghi comuni; la descrizione particolareggiata della struttura dell'insetto nei minimi particolari e la conoscenza del suo comportamento, suffragato dalle più recenti ricerche, ci aiuteranno ad una maggiore e  facile comprensione degli eventi che incontreremo nel percorso di apicoltore. 
Domenica 10 marzo
Le malattie dell'alveare: conoscere ed identificare il più possibile le malattie ci mette nella condizione di evitare condizioni a volte catastrofiche; una precoce diagnostica, magari in forma precauzionale dà la possibilità di evitare brutte sorprese, che in apicoltura possono compromettere in modo irreversibile la vita delle nostre api. Si parlerà delle principali malattie dell'alveare che colpiscono le api adulte e la covata e di come individuarle e difenderci.
Domenica 24 marzo
Le produzioni: miele, polline, propoli ed altro ancora, come produrre e valorizzare i prodotti dell'alveare, metodi ed attrezzature occorrenti per raggiungere il nostro scopo. In apicoltura esistono delle produzioni non del tutto sconosciute, scopriremo quali.
Domenica di settembre (data da stabilire)
Gestione dell'apiario, prima parte: una approfondita conoscenza nella conduzione degli alveari  darà la possibilità di ottenere soddisfacenti risultati con un dispendio minimo di energie. In apicoltura non ci sono ricette con verità assoluta, ciò che viene trasmesso da questi incontri è frutto di una esperienza personale non trasferibile, ma può essere una base su cui costruire e personalizzare la propria pratica. Si parlerà di come e dove costituire un apiario,come seguire lo sviluppo delle famiglie d'api dall'uscita dell'inverno e come limitare la sciamatura. 
Domenica di ottobre (data da stabilire)
Gestione del'apiario, seconda parte:  la conoscenza di esperienze fondate su un'attività pratica, ci  dà la possibilità di evitare onerosi errori e ci permette quell' autonomia necessaria per poter operare in tutta tranquillità e disinvoltura, senza dipendenza alcuna. I principali temi di questo incontro saranno, la gestione degli sciami, la moltiplicazione degli alveari, il mantenimento in sanità degli alveari, l'invernamento. 
Gli incontri sono teorico-pratici con esperienze presso aziende apistiche selezionate.
Le date potrebbero essere soggette a variazioni. 
Relatore: Gianni Stoppa, apicoltore biodinamico ed esperto apistico regionale.
Quota di partecipazione per i soci Biolca per i 5 incontri E. 180 (i non soci devono aggiungere la quota associativa di E. 20 che dà diritto, fra l'altro a ricevere il mensile Biolcalenda).
Possibilità di pranzare in sede nella pausa dalle 12,30 alle 14 con menù biologico vegetariano (contributo E. 10)
Per informazioni: 049 9101155 (Biolca) o 345 2758337 (Martina) o info@labiolca.it
fonte: www.labiolca.it

sabato 22 dicembre 2012

I PESTICIDI CAUSANO ALLERGIE ALIMENTARI

Come emerge da un nuovo studio pubblicato nel fascicolo di dicembre Annals of Allergy, Asthma and Immunology, i pesticidi contenenti diclorofenolo possono rappresentare parzialmente la causa delle allergie alimentari che affliggono un numero notevole di persone.
In particolare, la ricerca ha dimostrato che, in alcune persone, alti livelli di antiparassitari contenenti diclorofenolo possono indebolirne la tolleranza ai cibi, causando allergie alimentari. Queste sostanze chimiche sono comunemente rintracciate in pesticidi utilizzati dagli agricoltori nell'attività di 
contrasto di insetti e parassiti.
Lo studio è stato condotto nel periodo compreso tra il 2005 e il 2006 e ha coinvolto 10.348 partecipanti. Di questi, 2.548 presentavano diclorofenolo nelle urine. In quest'ultimo gruppo di persone sono state selezionati 2.211 soggetti inclusi nello studio. I risultati ottenuti hanno messo in evidenza che circa un soggetto su cinque (411 casi) mostrava un'allergia alimentare, mentre uno su due (1016 casi) manifestava una allergia ambientale. 
I risultati di quest'ultima sperimentazione suggeriscono che i due parametri potrebbero essere correlati e che l'incrementato utilizzo di antiparassitari e altre sostanze chimiche in agricoltura possa essere causa dell'aumentata prevalenza delle allergie alimentari.
I dati emersi dimostrano anche che, nonostante l'acqua clorata possa presentare a volte tracce di diclorofenoli, l'assunzione di acqua in bottiglia rispetto a quella del rubinetto non riduce significativamente l'incidenza delle allergie alimentari.
Gli allergeni alimentari emersi più comunemente nella sperimentazione sono risultati il latte, le uova, le arachidi, il grano, le noci, la soia, il pesce e i crostacei. I sintomi delle allergie alimentari, variavano da un rash cutaneo di media entità a reazioni potenzialmente letali quali lo shock anafilattico.


fonte: http://www.aiab.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1745:ilmangiabio-91-dicembre-2012&catid=77:il-mangiabio&Itemid=182#qualitaebenessere


Apertura bando provincia del Verbanio Cusio Ossola

Apertura bando provincia del Vco. Reg. Ce 1234/07

Beneficiari: 

Possono accedere alla concessione dei contributi gli apicoltori singoli o associati in regola con la denuncia di possesso alveari, in possesso di partita Iva (per attività apistica o agricola) alla data di presentazione della domanda e di iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio, che conducano almeno 100 alveari, rilevati all’ultimo censimento apistico regionale, e che abbiano costituito il fascicolo aziendale presso un Caa con regolare mandato; che abbiano inoltre la disponibilità di locali di lavorazione dei prodotti dell’alveare (smielatura) in regola con le norme igienico-sanitarie se di proprietà, o in alternativa dimostrino di operare in ambienti in regola con le norme igienico-sanitarie se di terzi.

Le domande devono essere presentate entro il 4 febbraio 2013 alla Provincia del Verbano Cusio Ossola Settore III Servizio Agricoltura – Via dell’Industria 25 – 28924 Verbania, utilizzando il modello predisposto da AGEA con codice a barre, scaricabile dal sito del SIAN, area pubblica, al seguente indirizzo:
http://www.sian.it/portale-sian/attivaservizio.jsp?sid=166&pid=10&servizio=Scarico+ Moduli&bottoni=no
completato con la documentazione richiesta nel bando e con le dichiarazioni utili per l’assegnazione del punteggio. 

Acquisti finanziabili:
Arnie con fondo a rete. Tutte le arnie che beneficiano del contributo previsto dal Reg. CE n. 1234/2007 devono essere identificate con un contrassegno indelebile e non asportabile che riporti l’anno di approvazione del programma.
L’identificazione con contrassegno indelebile e non asportabile dei materiali che beneficiano del contributo è a carico dei richiedenti.
Ai fini del rendiconto deve essere presentata copia delle fatture quietanzate con l’indicazione ”finanziato ai sensi del Reg. CE n. 1234/2007”.
Il pagamento degli acquisti deve essere effettuato esclusivamente con assegno o bonifico, non è ammesso il pagamento in contanti.
Per poter ottenere il contributo é necessario acquistare un numero minimo di arnie pari a 30,  corrispondente a una spesa minima ammissibile di euro 2.400,00 per ogni domanda, considerando una spesa ammessa per singola arnia pari a euro 80,00 (oneri fiscali esclusi). Il contributo massimo concedibile é pari al 60% della spesa ammessa.

Per il rispetto dei termini di presentazione della domanda fa fede la data di protocollo dell’ufficio ricevente, oppure la data del timbro postale se inviata per posta a mezzo lettera raccomandata AR.
L’ufficio competente provvede, entro 30 giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande, a dare comunicazione agli interessati dell’avvio del procedimento. 
Per le istanze non finanziabili verrà data comunicazione motivata a tutti i soggetti interessati del mancato accoglimento.
Viene assegnata priorità alle domande presentate da aziende apistiche che hanno subito danni nell’ultimo biennio 2011-2012 (avvelenamenti) verificabili attraverso denuncia presentata presso pubblica autorità che deve essere allegata in copia alla domanda. 
Ai fini della definizione delle aziende che possono accedere al contributo, fatta salva la priorità sopra indicata, sarà predisposta una graduatoria sulla base di un punteggio complessivo assegnato nel seguente modo:

a)    imprenditori agricoli professionali PUNTI 5;
b)    giovani apicoltori che alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto 18 anni e non ancora compiuto i 40 anni. Nel caso di istanza presentata da società il punteggio è assegnabile se la maggioranza dei soci rientra nel predetto limite PUNTI 4;
c)    aziende che effettuano nomadismo e hanno una movimentazione minima di 100 alveari PUNTI 3;
d)    apicoltori biologici PUNTI 2;

Per informazioni potete contattare il tecnico di Aspromiele Andrea Raffinetti allo 0131 250368 oppure adandrea.raffinetti@aspromiele.it

fonte: www.aspromiele.it

martedì 18 dicembre 2012

Aceto di miele


L'Aceto di miele è un tipo di aceto che si ottiene per fermentazione dell'idromele. Essendo l'idromele ritenuta la bevanda alcolica più antica, l'aceto di miele è probabilmente l'aceto più antico al mondo. L'aceto era in effetti conosciuto già dagli antichi Egizi, come prova una iscrizione presente su un vaso egizio, risalente all'8.000 a.C., adibito appunto al contenimento di aceto.
L'aceto di miele cadde in disuso dopo la scoperta della vite in quanto risultò economicamente molto più conveniente produrre aceto dal vino d'uva rispetto al miele.
L'aceto di miele ha un sapore acidulo, colore dorato e intenso profumo, è ricco di enzimi e sali minerali. Tipicamente l'aceto di miele non viene pastorizzato, in questo modo gli enzimi ed i batteri rimangono vivi, conferendo a questo tipo di aceto una notevole digeribilità. La preparazione dell'aceto di miele inizia facendo fermentare molto lentamente del miele diluito in acqua. Dosando opportunamente temperatura e aerazione si formano i batteri acetici, detti Acetobacter, che sono assai simili a quelli presenti nell'intestino umano. Questi batteri in presenza di aria ossidano l'etanolo contenuto nel liquido fermentato, trasformandolo in acido acetico


L'aceto di miele può essere utilizzato in cucina in vari modi:
  • come condimento di insalate e ortaggi;
  • per la conservazione di ortaggi;
  • per la preparazione di salse agrodolci;
  • per la preparazione di macedonie di frutta;
  • per insaporire arrosti, insalate di riso, pesce e formaggi;
  • per la preparazione di bevande dissetanti;
fonte: wikipedia

lunedì 17 dicembre 2012

Un servizio innovativo per gli apicoltori della Provincia di Sondrio


Venerdì 14 dicembre verrà inaugurato il laboratorio per la sterilizzazione della cera e per la stampa di fogli cerei. E' questo un nuovo ed importante servizio che va ad aggiungersi ai già molti offerti dall'Associazione Produttori Apistici della Provincia di Sondrio e dalla API SONDRIO Società Cooperativa. Crediamo, con questa realizzazione, di aver fatto un altro significativo passo in avanti per contribuire a migliorare il livello tecnico e qualitativo dell'apicoltura locale. 

Attualmente la miscelazione della cera di produttori diversi presenta alcuni problemi legati al potenziale rischio di inquinamento con cera contaminata da acaricidi o altre sostanze pericolose e/o.
Il laboratorio che abbiamo realizzato è stato ideato per operare con piccoli lotti e permette così ai soci di sterilizzare e lavorare direttamente solo la propria cera. I nostri soci, da anni abituati a lavorare correttamente e nel rispetto delle regole corrono infatti a volte il rischio di veder vanificati tali sforzi, almeno per ciò che attiene la cera. Questo servizio, realizzato con il contributo della Comunità Montana Valtellina di Sondrio, permette anche di limitare notevolmente i costi che le aziende apistiche affrontano per i fogli cerei. Per rendere ancora più completo e innovativo questo servizio si è realizzata una documentazione atta a creare una tracciabilità della produzione in modo analogo a quella predisposta per il nostro laboratorio di estrazione e confezionamento del miele. Le nostre aziende apistiche possono così vantare una tracciabilità fra le più avanzate e complete e perfettamente in linea con l'alta qualità delle produzioni.

Nelle pagine del sito dell’associazione, nella sezione “corsi”, http://www.apicoltori.so.it/I_Corsi.html è riportato il fitto calendario degli incontri previsti nel 2013. Gli appuntamenti di aggiornamento professionale sono organizzati con personalità di alto rilievo. Autentici “Big” che vengono da varie parti d’Italia.

fonte: http://www.apicoltori.so.it

domenica 16 dicembre 2012

Varroasi : la Denuncia Obbligatoria potrebbe presto Decadere


Ci sono buone speranze che nel 2013 venga a decadere un’altra assurda incongruenza del nostro ordinamento giuridico: l’obbligo di denuncia obbligatoria della Varroasi , ai sensi del Regolamento di Polizia Veterinaria. Recentemente, nell’ottica di una revisione delle norme relative al controllo delle malattie delle api, il Ministero della Salute ha posto al CRN (Centro di Referenza Nazionale) per l’Apicoltura (operativo presso l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie) un quesito in merito all’opportunità di abrogare le Ordinanze Ministeriali sulle “ Norme per la profilassi della varroasi ”. 



Il CRN per l’Apicoltura ha predisposto una nota i cui contenuti lasciano ben sperare su una svolta imminente in materia di revisione nell’elenco delle malattie soggette a denuncia obbligatoria nel Regolamento di Polizia Veterinaria. “Varroa destructor, precisano infatti i responsabili del Centro di Referenza del Ministero della Salute, è presente negli alveari di tutto il mondo e considerato il carattere endemico di questo parassita delle api è attualmente impossibile una sua eradicazione”. Sempre il CRN per l’Apicoltura, inoltre, ha evidenziato al Ministero della Salute “che le misure restrittive previste dalle Ordinanze si sono rilevate nel tempo non idonee al controllo dell’infestazione e che anche negli altri Stati europei gli apicoltori incontrano difficoltà nel controllo di questo parassita”. “Considerato che la varroasi non è malattia soggetta a denuncia nell’Unione Europea – ha concluso il CRN per l’Apicoltura nella nota trasmessa al Ministero della Salute - si esprime parere favorevole alla abrogazione delle Ordinanze ministeriali escludendo la Varroasi dall’elenco delle malattie soggette a denuncia di cui all’articolo 1 del Regolamento di Polizia Veterinaria”. La notizia è stata resa nota nel corso dell’ultimo Consiglio Direttivo nazionale della FAI-Federazione Apicoltori Italiani (svoltosi a Roma il 14 dicembre 2012), che già da qualche anno aveva posto la questione all’attenzione del Ministero della Salute, denunciando l’endemicità della varroa negli allevamenti apistici di tutta la compagine sociale e, pertanto, in tutti gli apiari italiani.

fonte: http://www.federapi.biz/

Azioni per l’apicoltura


Risoluzione 7-01069
Azioni per l’apicoltura

Onorevole Anna Margherita Miotto (PD)

L’onorevole Miotto e gli altri firmatari impegnano il Governo a prevedere, iter semplificati di autorizzazione all'immissione in commercio (AIC) di farmaci veterinari destinati alle api, a richiedere all'Agenzia europea dei medicinali (European Medicines Agency – EMeA) la realizzazione di una fase di ricerca avanzata che studi anche eventuali nuovi principi attivi e conseguenti (LMR) limiti massimi residuali di farmaci potenzialmente impiegabili per l'immediato futuro in apicoltura.  

fonte: http://parlamentosalute.osservatorioistituzioni.it/articles/18196-risoluzione-7-01069-azioni-per-lapicoltura

venerdì 14 dicembre 2012

Progetto Apicoltura - Orto Comunitario - Joaquim Gomes (AL) Brasile



Gli Amici di Joaquim Gomes è un'associazione di volontariato internazionale (attiva in provincia
di Torino, con sede a Piossasco) che sostiene numerosi progetti di sviluppo nel Nord-Est 
del Brasile.
Il progetto dell'apicoltura rappresenta una delle attività realizzate nell'Orto Comunitario  
presente nella missione di Joaquim Gomes, nello stato di Alagoas in Brasile.
Per avere maggiori informazioni e sostenere l'associazione visitare il sito www.amicojg.it


martedì 11 dicembre 2012

La formazione di nuclei d'api

Uccise migliaia di api con olio esausto


Trenta alveari sono stati distrutti da ignoti che li hanno cosparsi di olio esausto, distruggendo le riserve di miele e uccidendo migliaia di api. Per la Coldiretti di Padova, che rende noto quanto avvenuto sui Colli Euganei a Baone (Padova) nell'azienda agricola De Facci, «solo dei criminali possono mettere in pratica un atto così vile e sconsiderato, che oltre a causare un'ingente perdita all'azienda agricola colpita crea un gravissimo danno all'ambiente». «I responsabili devono finire in galera - afferma il direttore di Coldiretti Padova Walter Luchetta - parlare di atto di vandalismo è riduttivo perché chi ha agito lo ha fatto con l'intento di distruggere nel modo peggiore gli alveari e uccidere il maggior numero possibile di api».
«In uno dei nostri apiari a Calaone in via Papafave - racconta Antonio Ferraretto, l'apicoltore che ha denunciato il fatto ai carabinieri - durante una visita di controllo abbiamo trovato 30 alveari scoperchiati. Il fatto grave è che all'interno di 24 di questi è stato versato olio esausto, olio bruciato di motore, che ha ucciso le api, inquinato il miele e tutto ciò che si trovava all'interno». «Poco lontano, in un altro apiario, abbiamo trovato tre alveari rovesciati a terra con la conseguente fuoriuscita di api,cera e miele - aggiunge - qualche giorno prima avevamo trovato in un altro apiario altri 17 alveari scoperchiati, per fortuna senza ulteriori manomissioni». A rimetterci, sottolineano gli apicoltori, non è solo l'azienda che perde parte del patrimonio apistico, con conseguente minor produzione di miele per l'anno prossimo e quindi minor reddito, ma l'ambiente. Le api infatti sono insetti 'pronobi', che portano il polline da un fiore all'altro facilitando l'impollinazione, «perciò - sottolineano - il danno è anche per le colture agricole circostanti, per i fiori selvatici e per il patrimonio boschivo e l'ambiente dei Colli». (Ansa)
fonte: Corriere del Veneto

domenica 9 dicembre 2012

Apicoltura nell'antichità - Bugno villico medioevale

Il Museo dell'apicoltura a Costalovara

Si trova a Costalovara, a pochi chilometri da Bolzano, sull'altipiano di Renon il Museo dell'Apicoltura "Plattner". Il museo è situato all'interno di un'antica casa contadina, chiamata maso, vecchia di oltre 500 anni e restaurata di recente.


All'interno del museo è possibile ripercorrere tutte le fasi che portano alla produzione del miele e dei principali prodotti dell'alveare, come la cera, la propoli e vedere come questi possono essere utilizzati nella realizzazione di altri prodotti. E' possibile inoltre vedere come avviene la "smielatura" - l'estrazione del miele dai telaini - e i principali attrezzi utilizzati in apicoltura.

Per maggiori info visitare i seguenti siti:
http://www.altoadige-suedtirol.it/infoturismo/bambini/museo_apicoltura.php
http://www.altoadige-it.com/renon/museo-apicoltura.html

mercoledì 5 dicembre 2012

Corso base di apicoltura 2013 organizzato dall’ALPA

Corso base di apicoltura - Prima edizione - ALPA


12 lezioni teoriche e 5 pratiche

Docenti:
Per la parte teorica da:
Serena Rocchi, Veterinario tecnico dell’Associazione, esperto apistico e iscritto all’Albo Nazionale degli esperti in Analisi sensoriale del miele
Carlo Ferrari, Veterinario ASL Roma G, COVAL
Giovanni Formato, Veterinario IZS
Vanni Floris, Tecnico UNAAPI
Per la parte pratica:
Dino Ferri, Fabrizio Nisi, Francesco e Marco Lo Cicero, Simone Fongoli, Alessandro Macchiarelli, Apicoltori Professionisti soci ALPA
Luogo di svolgimento del corso
Per la parte teorica:
Agricoltura Nuova via Valle di Perna 315 Roma
Per la parte pratica :
Itinerante nei vari apiari e aziende citate nel programma. Saranno possibili variazioni di sede opportunamente e tempestivamente comunicate ai partecipanti per alcune lezioni
Orario
per la parte teorica 16,30 – 19,00
per la parte pratica 10 – 12,30
Costo
120 €
Materiale fornito
Catellina con Slides del corso, abbonamento per 1 anno a Lapis  (rivista nazionale di apicoltura dell’Unaapi)
Numero di partecipanti
Minimo 10 persone massimo 30 persone
Frequenza
Obbligatoria ad almeno 2/3 delle lezioni del corso per avere l’attestato finale di partecipazione
Per Iscrizioni 
è obbligatoria la prenotazione inviando una mail a serena.rocchi@alpalazio.it
PROGRAMMA DELLE LEZIONI:
PARTE TEORICA
Mercoledì 13 febbraio
Inaugurazione e presentazione del corso visione del DVD i Re delle Api– Dino Ferri, presidente ALPA
Mercoledì 20 febbraio
Biologia delle Api ai fini pratici per l’apicoltura, Serena Rocchi
Mercoledì 27 febbraio
L’allevamento: materiali, attrezzature, installazione di un apiario, la visita dell’alveare  Serena Rocchi
Mercoledì 06 marzo
Lavori in apiario: in primavera, estate, autunno, inverno Serena Rocchi
Mercoledì 13 marzo
I prodotti dell’alveare: tecnologia estrazione e lavorazione del miele, (cenni a pappa reale, polline, cera, veleno) Serena Rocchi
Mercoledì 20 marzo
I nemici delle api e le patologie apistiche, parte prima Serena Rocchi
Mercoledì 27 marzo
Le patologie apistiche parte seconda Varroa Destructor Serena Rocchi
Mercoledì 03 aprile
Normativa per l’apicoltura aspetti pratici in lazio Carlo Ferrari
Sabato 13 aprile
Aspetti fiscali e tributari, etichettatura, commercializzazione prodotti apistici Vanni Floris
Mercoledì 17 aprile
Qualità del miele attraverso l’analisi sensoriale, degustazioni guidate Serena Rocchi
Mercoledì 24 aprile
Sperimentazione in apicoltura, le attività dell’IZS, i laboratori e i servizi per gli apicoltori Giovanni Formato
Mercoledì 2 maggio
Domande e risposte, approfondimento temi trattati, consegna attestati di partecipazione
PARTE PRATICA
Sabato 16 marzo
Visita ad un azienda che vende materiale apistico , l’OASI Delle Api di Alessandro Macchiarelli
Sabato 23 marzo
Lezione pratica in apiario: come si visita un alveare Dino Ferri, Serena Rocchi
Sabato 30 marzo
Lezione pratica in apiario: tecniche di controllo della sciamatura, Fabrizio Nisi
Sabato 6 aprile
Visita ad un laboratorio di smielatura  Francesco e Marco Lo Cicero
Sabato 13 aprile
Visita ad una azienda che produce pappa reale Simone Fongoli

fonte: http://www.izslt.it/apicoltura/corso-base-di-apicoltura-2013-organizzato-dallalpa/

                                                                                                    

domenica 4 novembre 2012

Fattorie Apistiche Didattiche


Le Fattorie Apistiche Didattiche sono ancora poco conosciute, ma certamente sempre più diffuse anche tra gli apicoltori.
Il loro obiettivo è promuovere la cultura dell’ape e dell’ambiente, migliorando la nostra qualità di vita. Ci si inquadra così nella multifunzionalità dell’azienda:
l’ape come bioindicatore, il capo zootecnico che offre prodotti dieto-terapeutici, il presidio che tutela paesaggio e biodiversità, il luogo dove si conservano le tradizioni rurali sviluppando iniziative turistico-ricreazionali.
Sono attività a carattere sociale ed economico ed è in quest’ottica che richiamiamo l’attenzione degli apicoltori: fare didattica serve a suscitare un interesse consapevole verso la sfera agricola e apistica.
In questo modo potremo far meglio conoscere, ad un pubblico sempre più ampio di giovani e adulti, le attività praticate in azienda, i profili delle persone che vi lavorano, la bontà dei prodotti ottenuti e il valore dell’ape che noi tut
ti siamo impegnati a custodire.

Raffaele Cirone
Presidente FAI
Federazione Apicoltori Italiani


Per maggiori info rivolgersi a :
Associazione Apicoltori Casertani
www.apicoltoricasertani.it
info@apicoltoricasertani.it

Aperto lo “Sportello Apicoltore” in Campania

E' attivo lo "Sportello Apicoltore" presso la sede Coldiretti di Vairano Patenora (CE), via Roma 68.
Gli apicoltori campani possono rivolgersi presso la sede per:

  • Informazioni in generale
  • Assistenza fiscale
  • Assistenza tecnico-amministrativo
  • Assistenza tecnico-apistica
  • Assistenza sanitaria
  • Aggiornamento tecnico/formazione
  • Promozione dei prodotti
Lo sportello è aperto tutti i mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 19.00
Per info e contatti:
3382491834
 info@apicoltoricasertani.it

giovedì 1 novembre 2012

World Vegan Day 2012


Vivere vegan fa bene a te, agli altri umani, agli animali e al pianeta. È questo, in sintesi, il messaggio del World Vegan Day 2012, ovvero la Giornata Mondiale Vegan, che viene celebrata in tutto il mondo il 01 Novembre da gruppi, associazioni e singoli individui, che sono invitati ad aiutare a diffondere il veganesimo attraverso iniziative personali di divulgazione sociale 
"Non saranno necessari grandi preparativi per le iniziative che suggeriamo, bastano pochi minuti o al massimo poche ore, e si tratta di iniziative da fare come singoli, non come associazioni o gruppi, quindi davvero tutti possono partecipare", scrive il network animalista AgireOra, invitando chi partecipa a inviare la propria testimonianza ainfo@agireora.org . Dalla preparazione di assaggi vegan da portare in ufficio (o a scuola, se si è studenti) assieme a materiale informativo, passando per la proiezione di un documentario sul tema della scelta vegan, come "Meat the truth - Carne, la verità sconosciuta", "La vita emotiva degli animali da fattoria", "Facciamo il collegamento" o "Un equilibrio delicato", le iniziative che si possono mettere in atto sono davvero molte.

Che tu sia vegetariano od onnivoro, quindi, la Giornata Mondiale Vegan può essere la giusta occasione per approfondire le ragioni di questa scelta, la più forte che si possa fare per aiutare gli animali, salvaguardare l'ambiente, migliorare la nostra salute e la forma fisica. Alla base di tutto, c'è l'etica: "tutti gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare sensazioni, emozioni, sentimenti. Che siano cani e gatti, o conigli, mucche, galline, maiali, non cambia nulla. Rispettarli significa non ucciderli e non mangiarli: il nostro senso di giustizia ci dice che causare sofferenza e morte per semplice "abitudine" non è giustificabile. Cambiamo abitudini e salviamo animali", spiega AgireOra.
Diventare vegani, però, fa bene anche all'ambiente: "per consumo di risorse, carne, pesce, latticini e uova sono i "cibi" più dispendiosi, inefficienti e inquinanti che esistono. La scelta vegan– continua AgireOra- fa risparmiare il 90% delle risorse: terreni, sostanze chimiche, acqua, vegetali, energia; evita la deforestazione, l'inquinamento da deiezioni animali, diminuisce l'effetto serra - il 18% delle emissioni di gas serra sono dovute agli allevamenti, contro il 13,5% dell'intero settore dei trasporti". Last but not least , la salute. Preparando i nostri pasti unicamente con ingredienti vegetali, conclude il network, "non rinunciamo a nessun piacere della tavola e abbiamo un'alimentazione più varia e gustosa e una salute migliore, perché possiamo prevenire, e spesso anche curare, le malattie degenerative (malattie cardiovascolari, cancro, diabete, osteoporosi, sovrappeso-obesità) che sono la maggior causa di morte nei paesi industrializzati".
Scegliere vegan significa, insomma,  riconoscere il valore delle vite degli altri animali e di conseguenza rifiutarsi di usarli come cibo, per il vestiario, per l'intrattenimento e per la vivisezione. "In questo modo milioni di individui senzienti saranno risparmiati da una vita di sofferenze e da una morte atroce nei luoghi di prigionia come allevamenti, macelli, laboratori, zoo, acquari, circhi, allevamenti per animali da pelliccia o a causa della caccia", dice, invece, Animal Equality,  che per l'occasione esporrà a Largo dei Lombardi a Roma, dalle 15.30 alle 19.00, diverse immagini di quello che accade all'interno degli allevamenti in Italia, con gli attivisti che inviteranno i passanti a visionare le immagini. Insomma, stare lontano da pancetta e bistecca, latte e uova, e tutti i derivati degli animali non sarà affatto difficile se si tiene bene a mente tutto questo.
Per ulteriori infowww.vegfacile.infowww.sceglivegan.org
Articolo scritto da Roberta Ragni
fonte: www.greenme.it

mercoledì 31 ottobre 2012

Napoli - Workshop internazionale Agricoltura Biologica e E-learning



Napoli 30.10.2012 - Si è svolto stamane, presso l'auditorium Compagna di Castel dell'Ovo (Borgo Marinari) ilworkshop Agricoltura Biologica e E-learning. Ente organizzatore "Ecologica International Association", associazione senza scopo di lucro che ha sede in Napoli e che contempla tra gli obiettivi fondamentali la creazione di Centri di competenza e formazione per l'agricoltura biologica, coordinati tra loro e collegati, grazie ad Internet, alle Istituzioni partner e la creazione su di un Server comune della Banca dati sull'agricoltura biologica chiamata Ecolibrary. 

I Centri di competenza e formazione dei consulenti di agricoltura biologica garantiranno - come definito negli "obiettivi" del progetto dell'associazione - la diffusione delle conoscenze attraverso la realizzazione di corsi di formazione basati sul materiale didattico elaborato dai partners di Ecologica, opportunamente adattato ai
diversi contesti ambientali, tecnologici, sociali ed economici.

Di seguito il programma e i nomi degli esperti intervenuti al workshop.

9,30 Saluti ufficiali/apertura del workshop 

10,00 Dr. Salvatore Basile -- Linee guida alle nuove tecnologie per l'educazione e la formazione in agricoltura biologica 

10,20 Prof. Dr. László Radics -- Presente e futuro delle TIC per la formazione e la consulenza attraverso l'E/M-Learning 

10,40 Dr. Eduardo Cuoco -- Tendenze internazionali del settore dell'agricoltura biologica 

11,00 Dr. Monika Tothova & Dr. Peter Toth -- M- Learning in Agricoltura Biologica: da "Ecologica" alla Piattaforma "GPP" ed oltre 

11,20 Dr. Marco Esposito -- Dall'e-learning alla conoscenza reticolare: come generare nuovi saperi 

11,40 Tavola rotonda sulle esperienze internazionali di educazione e formazione in agricoltura 

Gli esperti europei di E/M-Learning, TIC, Agricoltura Biologica, ricercatori, amministratori pubblici, rappresentanti delle associazioni dei produttori biologici, presenteranno le esperienze più innovative e daranno vita ad un dibattito volto a raggiungere una visione comune sull'evoluzione del settore nei prossimi anni. 

13,00 Conclusioni a cura del Prof. Dr. László Radics.

lunedì 29 ottobre 2012

Apicoltore bavarese vince la sua lunga battaglia contro gli Ogm


A fronte delle polemiche che continua a sollevare lo studio sulla tossicità degli Ogm, la battaglia degli agricoltori europei per la libertà di scegliere di non seminare transgenico ha fatto segnare un'importante successo. E' il caso dell'apicoltore bavarese che si è visto finalmente riconoscere il diritto a non avere il suo miele contaminato da Organismi geneticamente modificati, raccontato dal quotidiano tedesco Main Post. 
La lunga battaglia portata avanti da Robert Gubesch, un apicoltore di Kitzingen [Baviera], che ha lottato contro la contaminazione del proprio miele attraverso il trasporto di polline di un mais transgenico, non e' stata vana: l'Alto tribunale amministrativo della Bassa Sassonia ha concluso con sentenza non impugnabile un ricorso a favore del cinquantasettenne.
La battaglia dell'apicoltore per il suo miele inizia nel 2008. A circa 800 metri dalle sue arnie, situate presso Hohenfeld, fiorisce del mais geneticamente modificato [dell'azienda agricola Pioneer]. Prima che il polline possa contaminare il proprio miele, Gubesch decide di scappare con 20 alveari, perche' - come stabilisce una sentenza della Corte di Giustizia europea - non e' permesso vendere miele contenente tracce di mais Ogm.
L'anno successivo si verifica la stessa situazione, ma questa volta Gubesch passa al contrattacco e fa ricorso contro l'Ufficio federale per la tutela dei consumatori e la sicurezza alimentare, che dovrebbe vietare la semina di mais Ogm in prossimita' delle sue arnie, ma l'apicoltore perde il processo davanti al Tribunale amministrativo di Braunschweig.
I giudici non accolgono infatti il motivo del ricorso, in quanto la contaminazione del miele con polline Ogm non comporterebbe alcun danno economico, ne' costituirebbe alcun pericolo per le persone. L'apicoltore, come tutti i suoi colleghi, deve dunque stare lontano almeno tre chilometri da un campo di sperimentazione (...), e se nel suo miele va a finire del polline transgenico, e' obbligato a disfarsene, ma non ha diritto ad alcun indennizzo.
L’uomo non rimane pero' muto di fronte alla sconfitta, cosi' come l'intera Associazione degli apicoltori tedeschi, che sostiene giuridicamente e finanziariamente il processo. Entrambe le parti vogliono una decisione di principio. Si tratta dopo tutto della questione se possa essere messo in commercio del miele contenente polline di piante non autorizzate ne' per il consumo animale, ne' per quello alimentare.
Grazie alla vittoria ottenuta nel processo e' stata garantita una maggiore certezza del diritto, si e' rallegrato il Presidente dell'Associazione degli apicoltori Peter Maske (Schwarzenau).
In futuro, chi coltivera' colture geneticamente modificate dovra' infatti "assicurarsi che niente vada a finire nel miele". L'emissione di Ogm potra' quindi avvenire "solo in serra".
Le api si spingono con il loro bottino fino a otto chilometri di distanza, per questo Maske sottolinea la necessita' di una distanza di dieci chilometri.
Anche Gubesch e' felice che la sentenza di Braunschweig sia ormai storia passata: "Finalmente e' stata fatta giustizia negli interessi degli apicoltori". "Lottiamo per avere nella regione fiori e miele naturali. Vogliamo un prodotto naturale, di cui nessuno dubiti", ha aggiunto sua moglie Catherine.
A contribuire al positivo esito della controversia sarebbe forse stata anche "la sentenza sul miele" della Corte di Giustizia europea [del 6 settembre 2011], che ha accordato a un apicoltore tedesco un risarcimento per danni, in quanto il suo miele conteneva tracce di polline Ogm [di mais Mon 810]. [Harald Meyer, quotidiano - a cura di agra press]

sabato 27 ottobre 2012

NAPOLI: Workshop Internazionale sull’Agricoltura Biologica e l’E-learning


Mercoledì 31 ottobre AIAB Campania presenta un Workshop Internazionale sull’Agricoltura Biologica e l’E-learning a Castel dell’Ovo a Napoli. In tale occasione si svolgerà una tavola rotonda sulle esperienze più innovative internazionali di educazione e formazione in agricoltura per dare vita ad un dibattito sull’evoluzione futura del settore. Le conclusioni del workshop saranno a cura del Prof. Dr. László Radics.
Nel fine settimana dal 31 ottobre al 2 novembre si terrà anche una visita al BioDistretto del Cilento.  Per saperne di più, cliccare http://www.biocert.it/workshop-2012/it/

CONCORSO NAZIONALE - LE STELLE DEL BIOLOGICO




Il Ministero politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) e l'istituto di Servizi per il mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) promuovono all’interno del “Programma di azione nazionale per l'agricoltura biologica e i prodotti biologici” un concorso per valorizzare le iniziative comunicative di vari operatori nazionali del settore agroalimentare bio, allo scopo di promuovere e diffondere tematiche legate ai valori ambientali, culturali e socio-economici, principi che stanno alla base della produzione biologica. 
La domanda di partecipazione, disponibile sul sito http://lestelledelbio.ismea.it/, dovrà essere compilata e inviata alla segreteria organizzativa all’indirizzo concorsobio@ismea.it entro e non oltre il 1 dicembre 2012.