giovedì 3 ottobre 2013

Pesticidi: guerra aperta tra apicoltori e produttori di arance in Florida

E' guerra aperta tra i produttori di arance e gli apicoltori in Florida. Il problema riguarda l'impiego massiccio di pesticidi da parte dei coltivatori di agrumi, che si trovano ad affrontare una grave epidemia tra i frutteti. Salvare le arance o le api?
Dal punto di vista del profitto, preservare gli alberi da frutto apparirebbe più conveniente. La coltivazione di arance rappresenta uno dei settori più produttivi in Florida. I frutti vengono impiegati per la produzione di succhi e bevande da commercializzare negli Stati Uniti e all'estero. L'apicoltura rappresenta invece uno dei comparti economici minori.
La vicenda aveva avuto inizio con le accuse rivolte dagli apicoltori a Ben Hill Griffin Inc, una delle maggiori aziende produttrici di arance della Florida, che avrebbe utilizzato i pesticidi in quantità eccessive e con una frequenza spropositata, senza tenere conto delle istruzioni riportate in etichetta. Ciò ha provocato la morte di milioni di api, suscitando le proteste degli apicoltori e provocando danni incalcolabili sia per l'ambiente che per l'agricoltura, che dipende fortemente dalla presenza delle stesse api e di altri insetti impollinatori.
Ora il problema si è esteso alla maggior parte dei produttori di arance presenti in Florida. Le piante di agrumi sarebbero sempre più colpite da una devastante infezione batterica, provocata e trasmessa da un insetto noto come Diaphorina citri. Il parassita produce una tossina che impedisce ai frutti di maturare, deformandoli e rendendoli inutilizzabili.

Non stupisce che una malattia epidemica abbia colpito alberi da frutto coltivati secondo metodi intensivi. Si tratta di un'evenienza piuttosto comune, che potrebbe essere arginata attraverso tecniche di coltivazione più sostenibili. Gli apicoltori lo sanno bene e ora si sentono minacciati dall'impiego smodato di pesticidi per la difesa degli aranceti. Lo sterminio delle api prosegue.
La moria degli insetti è purtroppo favorita dalla necessità per gli apicoltori di disporre gli alveari nelle vicinanze delle coltivazioni di agrumi, in modo da ottenere un miele aromatico molto richiesto sul mercato. Ciò porta le api a dirigersi proprio verso gli alberi su cui gli insetticidi vengono applicati. Secondo gli apicoltori, anche liberando le api verso i campi coltivati, il rischio di morte a causa dei pesticidi continuerebbe, per via della circolazione nell'aria dei pollini provenienti dagli alberi di agrumi.
Il problema non sembra dunque di facile soluzione. Si ritiene che l'epidemia abbia già colpito il 75% degli alberi di agrumi. Le conseguenze del morbo possono essere mortali per le piante. Adam Putman, tra i commissari di Florida Agriculture, si trova ora al lavoro per individuare una strategia che possa proteggere sia le api che le coltivazioni di agrumi. Egli stesso è però un produttore di arance. La speranza è dunque che la sua decisione finale non risulti di parte.
Articolo di Marta Albè                                                                                                                       
Fonte: www.greenbiz.it