giovedì 31 gennaio 2013

Corso base di Apicoltura


A partite da mercoledì 13 febbraio 2013 sino a sabato 13 aprile l'Alpa (Associazione produttori apistici laziali) terrà un corso base di Apicoltura (12 lezioni teoriche e 5 pratiche). 

Il corso si svolgerà, per la parte teorica, presso Agricoltura Nuova, via Valle di Perna 315, Roma. Per la parte pratica, sarà itinerante nei, vari apiari e aziende del Lazio che hanno aderito all'iniziativa. 
Saranno possibili variazioni di sede opportunamente e tempestivamente comunicate ai partecipanti per alcune lezioni 
Orario: per la parte teorica 16,30 - 19,30; per la parte pratica 10.00 -12.30 
Costo: 120 euro. 
Il Corso sarà aperto a un numero massimo di 30 persone. 
Per iscriversi è obbligatoria la prenotazione, inviando una mail a serena.rocchi@alpalazio.it

fonte: Apitalia

Candele con cera d'api





Meravigliosamente dalla natura arriva la cera delle api: la prima materia che si utilizzò per la produzione delle candele, un prodotto da sempre disponibile, malleabile e combustibile. La maggior parte delle candele in commercio, sono realizzate con la paraffina, che è un derivato del petrolio. Da uno studio presentato al meeting annuale dell'American Chemical Society, risulta che le sostanze liberate dalla paraffina (acetone, benzene, bisolfuro di carbonio, ossido di carbonio, clorobenzene, formaldeide, fenolo, toluene, xilene, ecc) risultano cancerogene per l'uomo e addirittura responsabili di alcune forme di allergie e malattie respiratorie.
Dallo stesso studio invece emerge che le candele in pura cera d'api non sono inquinanti. Le candele di cera d'api sono superiori rispetto a quelle di paraffina, perché purificano l'aria e inoltre producono una luce molto più intensa, con poco tremolio. E' aromatica e ha il profumo dolce del miele; non gocciola e non produce né fuliggine e né fumo.


Video realizzato dall'azienda agricola Ambrosino per info e contatti: Apicoltura Ambrosino

mercoledì 30 gennaio 2013

Miele bio: 170 campioni in gara per il BiolMiel

Ha preso avvio il 28 gennaio a Bologna la sesta edizione del premio BiolMiel, concorso internazionale riservato ai mieli ottenuti con metodo biologico. La giuria internazionale, costituita da esperti provenienti da tutta Europa, è riunita presso il Cra-Api, Centro di ricerca e divulgazione sull’apicoltura, dove ha sede l’Albo nazionale degli esperti di analisi sensoriale del miele. 

Suddivisi in più commissioni i giurati hanno finito il 29 gennaio di analizzare gli oltre 170 campioni di miele provenienti da diversi paesi europei ed americani, oltre che da tutte le regioni italiane. 

Particolarmente significativa la partecipazione di un apicoltore dell’Etiopia dove la produzione del miele e il suo uso alimentare trova le sue più antiche testimonianze. 

Dopo una successiva fase di analisi dei risultati, la proclamazione dei vincitori verrà fatta al Biofach di Norimberga il 13 febbraio, alle ore 10 presso lo stand di BiolItalia (hall n. 4).

La sesta edizione di BiolMiel è promossa dal CiBi in collaborazione con Cra-Api e con BiolItalia.


Approvata la proposta di legge sulla tutela e la valorizzazione dell'apicoltura calabrese

L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha reso noto che nel corso dell’ultima seduta di Giunta è stata approvata la proposta di legge “Norme regionali per la disciplina, la tutela e la valorizzazione dell'apicoltura calabrese”. Secondo l’Assessore Trematerra “le considerazioni che hanno determinato l’esigenza di presentare questo importante disegno di legge del comparto apistico scaturiscono, oltre che dal vuoto normativo regionale, dal presupposto che l'apicoltura è un settore strategico per le produzioni agricole, in modo particolare per la nostra Regione che si colloca in una posizione di tutto riguardo nel panorama nazionale per consistenza del patrimonio apistico. In base, infatti, agli ultimi dati disponibili il settore apistico calabrese è rappresentato da centinaia di aziende, che conducono circa 60 mila alveari. La proposta di legge – ha proseguito Trematerra -, in considerazione di questi dati è stata predisposta per dare maggiori opportunità di sviluppo e di occupazione nel settore, anche attraverso l’incremento del livello professionale degli operatori, favorendo un capillare servizio di assistenza tecnica alle aziende e la realizzazione di corsi di formazione per apicoltori e per tecnici apistici già previsti e finanziati nell’ambito del Piano Apistico riferito all’attuazione del Regolamento dell’Unione Europea (1234/2007). Le principali novità introdotte dalla proposta di legge riguardano la predisposizione di un Programma Apistico Regionale, la costituzione della Commissione Regionale di Indirizzo e Coordinamento dell'Attività Apistica, le procedure per la denuncia degli apiari, degli alveari, delle malattie, la disciplina del nomadismo, dei trattamenti fitosanitari, delle prescrizioni, dei divieti e delle norme di sicurezza; infine, prevede la successiva emanazione di un Regolamento attuativo che verrà discusso e sottoposto all’attenzione degli operatori e delle associazioni di categoria, per essere operativo entro 90 giorni dall’approvazione definitiva da parte del Consiglio Regionale”. “Si tratta – ha concluso l’Assessore Trematerra - di uno strumento legislativo che dopo l’approvazione delle importanti leggi proposte dal Dipartimento Agricoltura come la legge forestale regionale, quella relativa al patrimonio olivicolo calabrese, la creazione della nuova azienda regionale di sviluppo agricolo (ARSAC) ecc., si inserisce nel solco della stagione di riforme e di riordino del quadro normativo regionale voluta dal Presidente Scopelliti e da tutto l’attuale governo regionale”. 

fonte: www.regione.calabria.it

INTRODUZIONE ALLA TRIARTICOLAZIONE DELL’ORGANISMO SOCIALE

L’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica Sezione Toscana e APAB organizzano il seminario:

INTRODUZIONE ALLA TRIARTICOLAZIONE DELL’ORGANISMO SOCIALE
Corso per divulgatori e Consulenti in agricoltura Biodinamica
5° SEMINARIO
 Condotto da FABIO ALESSANDRI 

2 e 3 febbraio 2013, Borgo Santa Croce, 6 -Firenze 
Lettura consigliata:R. STEINER, "Scienza dello spirito e problema sociale."  In: I punti essenziali della questione sociale, Editrice antroposofica Milano

Programma:
SAB 2 FEB
09.15-09.30 Registrazione partecipanti
09.30-11.15 In che cosa consiste oggi la questione sociale?
11.45-13.00 La scienza dello spirito e il ritorno ai pensieri originari

PRANZO PARTECIPATIVO*

15.00-16.45 Gli ideali della rivoluzione francese e la triarticolazione sociale
17.15-19.00 Vita economica, politica e culturale secondo la triarticolazione
19.00-20.00 Aspetti organizzativi della Scuola e retrospettiva

DOM 3 FEB 
09.30-11.15 Denaro malato e denaro sano: idee per il futuro
11.45-13.00 Vivere nel quotidiano la triarticolazione dell’organismo sociale

*I partecipanti porteranno pietanze e bevande analcoliche da condividere

Contributo all’organizzazione del Seminario: €20
Per il Relatore: libero sostegno in busta chiusa
È richiesta la conferma della partecipazione entro il 25 gennaio
Info e iscrizioni: maria.biancardi@apab.it

Con il sostegno logistico di APAB  Agenzia Formativa riconosciuta dalla Regione Toscana
Scuola Mediterranea di Agricoltura Biodinamica


fonte: www.apab.it

Serve un NO definitivo ai neonicotinoidi - Firma la petizione


In relazione alla Sentenza definitiva dell’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare), che dichiara gli insetticidi neonicotinoidi incompatibili con fertilità e vita, Slow Food Italia, Unaapi e Legambiente chiedono che l’Italia ritiri immediatamente e in via definitiva l’autorizzazione all'uso prodotti concianti  e granulari che decimano api e insetti utili e che si impegni affinché l’Ue si adegui urgentemente a quanto accertato dalla scienza. 

Il rapporto scientifico sull’effetto sulle api dei preparati chimici concianti e granulari a base di insetticidi sistemici, autorizzati in Europa per i trattamento del mais e di altre colture, contiene conclusioni definite “inquietanti” dalla stessa Commissione Europea. «Si conferma – sottolinea Francesco Panella, presidente di Unaapi -  il nesso causale tra l’uso degli insetticidi neonicotinoidi, thiamethoxam, clothianidin e imidacloprid, e la drastica riduzione nella Ue della popolazione dei preziosi impollinatori, con morie mai attestate prima nei vari Paesi membri, che raggiungono medie annue drammatiche, anche oltre il 30%». 

Gli scienziati dell’EFSA hanno analizzato e valutato molteplici studi indipendenti, tra cui il progetto scientifico multidisciplinare pubblico Apenet promosso dal Ministero dell’Agricoltura italiano, giungendo a conclusioni tali da indurre l’EFSA a una radicale contestazione delle autorizzazioni concesse dalla Commissione Europea.

«L’emergenza impollinatori/concianti – ha affermato Frederic Vincent, portavoce del Commissario Europeo alla salute e politica dei consumatori Tonio Borg - sarà oggetto il 31 gennaio del prossimo Comitato permanente della sicurezza alimentare, con l’espressione dei rappresentanti dei 27 Stati membri». Il portavoce della Ue ha precisato che Bruxelles è pronta a «prendere le decisioni necessarie» per far fronte al problema. 

«E' la conferma ufficiale e definitiva – commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - di quanto hanno sostenuto studi e battaglie ambientali portati avanti in questi ultimi anni in Italia da ricerca pubblica, cittadini, associazioni e apicoltori. È pertanto auspicabile che ora si proceda a un stop definitivo all’uso di questi insetticidi neonicotinoidi». 

«Il credito dato dalle tre associazioni alle conclusioni dell’EFSA non è in contraddizione con le critiche che da sempre, e ancora recentemente in occasione delle celebrazioni del decennale, le stesse hanno espresso nei confronti del modus operandi dell’autorità europea per la sicurezza alimentare» dichiara Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, «anzi, dimostra che avevamo ragione noi a chiedere che l’Autorità europea si ponesse nelle condizioni di collaborare con la ricerca pubblica e con il mondo della produzione. In questa occasione la sinergia ha funzionato e i risultati si sono visti». 

Slow Food, Unaapi e Legambiente chiedono dunque al Governo italiano:

- che esprima in tutte le sedi comunitarie l’urgenza di immediato ritiro delle autorizzazioni d’uso dei concianti e preparati granulari a base di insetticidi sistemici;

- che ritiri l’autorizzazione d’uso in Italia, reiteratamente sospesa dal 2008 fino al 31 gennaio 2013, dei concianti sistemici per il mais Regent (BASF), Poncho, Gaucho (Bayer) e Cruiser (Syngenta);

- ritiri l’autorizzazione d’uso del preparato granulare per il mais Santana (Sumitomo) concessa nel 2012;

- si attivi per l’urgente e adeguata rivalutazione sia comunitaria e sia nazionale di tutte le autorizzazioni d’uso di preparati fitosanitari a base di insetticidi sistemici.

Per sostenere queste richeste rispondi a questa petizione:  change.org/salviamoleapi


Abbiamo solo un paio di giorni per chiedere all'Unione europea di vietare questi pesticidi senza indugio. 



martedì 29 gennaio 2013

Microrganismi effettivi per lo sviluppo sostenibile


Le grandi scoperte avvengono quasi sempre in circostanze fortuite e possono portare vantaggi in ambiti innovativi, dall'agricoltura biologica alla cosmesi sostenibile. Così è stato nel caso dei microrganismi effettivi, studiati negli anni '70 dal professor Teruo Higa dell'Università di Kyushu, in Giappone.
Il professore Higa fece svariati tentativi per dimostrare la loro efficacia nell'aumentare il valore produttivo delle piante senza il ricorso a pesticidi tossici, la cui sperimentazione aveva portato gravi ripercussioni sulla sua salute.
Credendosi ormai sconfitto, perché le prove in laboratorio non davano i risultati sperati, gettò le colture di batteri nel prato davanti all'Università.
Dopo qualche tempo si accorse che dove li aveva gettati l'erba era più rigogliosa e allora si convinse che la prova andava fatta direttamente sull'ambiente e non più in laboratorio. Dopo vent'anni di ricerche, dunque, riuscì a far agire in modo efficace. un mix di svariati microrganismi, costituito fondamentalmente da lieviti miceti fermentanti e lactobacilli, che potevano aiutare a sconfiggere fenomeni degenerativi in agricoltura in modo naturale e senza danni per l'ambiente.
Li chiamò EM (Effective Microorganisms)e per capire l'importanza della scoperta basti dire che questi microorganismi, se in prevalenza, fanno in modo che altri microrganismi, detti opportunisti, siano portati a compiere lo stesso tipo di processo stimolando un'attività rigenerativa sulla coltura in contrasto con i fenomeni degenerativi che favoriscono il proliferare di agenti distruttivi fino a quel momento combattuti con pesticidi e fertilizzanti chimici nocivi alla salute.
La scoperta del professor Higa è tuttora contestata dalla comunità scientifica internazionale proprio sulla base di questo non dimostrabile principio di prevalenza.
Nonostante ciò in centosessanta paesi e anche in Italia, ormai da anni, qualcuno sperimenta la tecnologia EM con ottimi risultati, non solo nell'agricoltura.
L'effetto rigenerante degli EM li porta a essere impiegati in tutti i casi in cui ci sia bisogno di integrare e rinvigorire e, oltre al loro impiego per l'agricoltura biologica, si possono usare per rafforzare le difese immunitarie degli animali, comprese le api, in soluzione come detergenti per la pulizia dei sanitari e dei pavimenti di casa.
Sono usati inoltre in cosmesi, sotto forma di creme, balsami e dentifrici e, lavorati assieme all'argilla e trasformati in cilindretti di ceramica,vengono usati per rivitalizzare l'acqua.
Il loro impiego per la compostiera dell'umido produce un fertilizzante di ottima qualità e non sono stati riscontrati effetti collaterali in nessuno degli impieghi citati.
In un mondo che ha sempre più bocche da sfamare gli EM possono essere la soluzione in quanto hanno il potere di aumentare la produzione agricola perché attraverso il processo di fermentazione provocato dai microrganismi si crea un terreno fertile che favorisce la crescita e la qualità dell'alimento coltivato, evitando inoltre di inquinare il prodotto e il terreno.
Nel processo di cambiamento che vede lo Sviluppo Sostenibile come unica condizione per preservare il Pianeta anche per le generazioni future la tecnologia EM possiede i requisiti per entrare a pieno titolo in questo processo in quanto tiene fede ai principi dello stesso, ossia crescita economica e tutela dell'ambiente.
fonte: http://news.supermoney.eu/ambiente/2013/01/agricoltura-biologica-e-non-solo-microrganismi-effettivi-per-lo-sviluppo-sostenibile-007989.html#

lunedì 28 gennaio 2013

I custodi dell'ape italiana




Cosa minaccia la genetica dell'ape italiana? E perché è così importante a livello planetario? Un web-documentario del CRA ci porta a scoprire quali sono gli strumenti per proteggere questa sottospecie di ape e il suo DNA.

Per maggiori informazioni sull'Albo: alboregine.api@entecra.it

sabato 26 gennaio 2013

Miele di Melata




Il miele di melata e’ l'unico miele che non deriva dal nettare dei fiori. La melata e’ prodotta da insetti parassiti che succhiano la linfa delle piante assorbendone la parte azotata ed espellendo invece la parte zuccherina che viene pertanto raccolta dalle api.

Gli insetti produttori di melata sono numerosissimi come le piante da essi attaccate e sostanzialmente si distinguono quelle prodotte su conifere (Melata di abete) e melate prodotte da un insetto che si chiama Metcalfa Pruinosa che rivolge la sua attenzione ad una serie molto varia di piante e non consente la distinzione della melata rispetto alla pianta.



venerdì 25 gennaio 2013

Laboratorio di apicoltura




Inserito tra i corsi finanzianti da Cohabitat 2009, il laboratorio di apicoltura ha permesso ai ragazzi di 
scoprire il mondo delle api e dei loro prodotti. Il laboratorio è stato realizzato per studenti di alcuni 
Istituti superiori di Fabriano.
Le lezioni teoriche si sono svolte presso l’Istituto Tecnico Industriale Vivarelli di Fabriano e presso la
Tenuta Salomone di Matelica.

fonte: http://www.tenutasancassiano.it

Regione Toscana - Contributi agli apicoltori per l'acquisto di arnie e attrezzature per l'esercizio del nomadismo


In applicazione del Programma regionale 2012-2013, relativo al Reg.(Ce) 1234/2007, è aperto il bando per l'acquisto di arnie e attrezzature per nomadismo.
E' possibile presentare le domande dal 02 gennaio al 31 gennaio 2013.
Beneficiari
Possono accedere alla concessione degli aiuti previsti  gli apicoltori:
• in regola con la denuncia annuale degli alveari
• in possesso di partita Iva (con codice attività apicoltura - 01.49.30)
• che abbiano costituito il fascicolo aziendale presso un Caa o presso ARTEA
Modalità di presentazione delle domande
Le domande di aiuto, complete dei preventivi degli acqusti da effettuare, si presentano on line sul sito ARTEA, tramite la Dichiarazione Unica Aziendale (DUA).
Azioni finanziabili
Il contributo massimo erogabile per beneficiario non può essere superiore a euro 12.000,00.
Non sono ammesse domande per un importo minimo del contributo pubblicoconcedibile inferiore a euro
 2.000,00.
Anche in sede di accertamento finale deve essere confermato un importo del contributo concedibile pari ad almeno euro 2.000,00, pena la decadenza dei contributi concessi.
Formazione della graduatoria
Successivamente alla istruttoria delle domande da parte delle Province e Comunità Montane di competenza, viene compilata una graduatoria unica regionale delle domande di aiuto istruite.
per la compilazione della graduatoria vengono assegnati i seguenti punteggi
  • Il richiedente nei cinque anni precedenti la ricezione della domanda non ha beneficiato dei contributi con riferimento all'azione “C” del Reg. CE 1234/07 o ha percepito, per carenza di fondi, contributi per un importo inferiore al 50% di quanto a lui spettante :Punti 5
  • Il richiedente è IAP:  Punti 4,5
  • Giovane di età compresa fra i 18 e i 40 anni o cooperativa, consorzio o altra forma associata di apicoltori con una maggioranza di soci imprenditori apistici (> 50%) di età compresa fra i 18 e i 40 anni: Punti 3,1
  • Il richiedente è iscritto all’Elenco regionale degli operatori biologici per l’attività apistica:Punti 2,2
  • Il richiedente è iscritto alla CCIAA: Punti 2
  • Il richiedente ha sede aziendale in zona svantaggiata o montana (per sede aziendale si intende la sede dell’unità produttiva zootecnica quale risulta nell’anagrafe ARTEA):Punti 2
  • Il richiedente è di genere femminile (anche legale rappresentante di Società): Punti 1
Non sono cumulabili i punteggi di richiedente IAP con richiedente iscritto alla CCIAA; in presenza di entrambi i requisiti, si considera quello col punteggio più alto.
Penali
A seguito delle comunicazioni di rinuncia successiva all’atto di assegnazione o della mancata presentazione della domanda di pagamento, il titolare della domanda è escluso dai benefici dell’azione c per i cinque anni successivi.
L'elenco del materiale finanziabile, completo di percentuale di finanziamento e massimale di spesa è consultabile a questo link:
http://www.arpat.info/images/stories/documenti/pdf/delibera_12_nov_2012__tabella_attrezzature.pdf
fonte: http://www.arpat.info

mercoledì 23 gennaio 2013

Regione Campania: Bando pubblico per finanziare l'acquisto di arnie con fondo a rete per la lotta alla varroa


Il settore "Sperimentazione, informazione, ricerca e consulenza in agricoltura", con Decreto dirigenziale n. 11 del 17 gennaio 2013, ha approvato il bando pubblico per il finanziamento dell'acquisto di arnie con fondo a rete per la lotta alla varroa.
Il bando rientra nell'azione b.3 del sottoprogramma regionale per l'annualità 2012-2013 (approvato con DGR 754/2012), nell'ambito del Programma italiano per il miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura per il triennio 2011-2013
La spesa totale prevista per la realizzazione degli interventi di cui al presente bando è di € 160.006,66.

Soggetti beneficiari
Apicoltori che detengono e conducono almeno 80 alveari e che risiedono in Campania o, per le persone giuridiche, che vi abbiano sede legale, in possesso dei seguenti requisiti minimi:

  • aver dato formale comunicazione ai servizi veterinari della Azienda Sanitaria Locale competente per territorio del numero di alveari detenuti, ai sensi dell'articolo 6 della legge 313/04. Ai fini dell'accesso ai benefici si terrà conto esclusivamente degli alveari denunciati antecedentemente alla data di pubblicazione del presente bando;
  • aver costituito il proprio fascicolo aziendale nella Banca Dati SIAN. Il fascicolo, a pena di esclusione, deve risultare attivo alla data di presentazione dell'istanza.


Termine per la presentazione delle istanze

Le istanze dovranno pervenire alla Regione Campania AGC Sviluppo Attività Settore Primario - Settore Sperimentazione, Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura - Centro Direzionale Isola A/6 – 13° piano, CAP 80143 – Napoli, entro le ore 15,00 del giorno successivo al trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania. Le istanze pervenute oltre tale termine saranno escluse.
Qualora detto termine di scadenza coincida con un giorno festivo, il termine stesso è posticipato al
primo giorno feriale successivo. Non fa fede la data di spedizione dell'Ufficio Postale accettante
la spedizione stessa.


fonte: http://redazione.regione.campania.it/rcnews_ce/showDocumentsNletter.php?04e2cb8004f27fa7b8d0af5c5f9d0e39=1bbe334039ad0f8ae92266764a337eb1&nletter=nletter&num_newsletter=220&pgCode=G6I56R4188&refresh=on

Permacultura - Associazione ''Civiltà dell'Orto'' tecnica dell'inerbimento




Massimo Lazzari ha intervistato Giancarlo Cappello animatore di ''Civiltà dell'Orto'' nelle campagne di Sacrofano (Roma). 
In tale orto viene testata una tecnica di permacultura basata sull'inerbimento del terreno, con l'esclusione di concimi e pesticidi sia naturali che artificiali..con risultati stupefacenti!
5000mq rendono del tutto autosufficienti 15 famiglie poste nei paraggi e che partecipano al lavoro collettivo.
Gli unici strumenti sono il sole e una zappa utilizzata per falciare l'erba. Il dissodamento e miglioramento del terreno è effettuato dalle radici delle erbe selvatiche, la concimazione dalla falciatura delle stesse.
L'inerbimento diminuisce la necessità di irrigazione aumentando la permeabilità del terreno evitando dilavamento e fenomeni di erosione. 

Da permacultura.it 

La Permacultura è un processo integrato di progettazione che dà come risultato un ambiente sostenibile, equilibrato ed estetico.

Applicando i principi e le strategie ecologiche si può ripristinare l'equilibrio di quei sistemi che sono alla base della vita.

La Permacultura è la progettazione, la conservazione consapevole ed etica di ecosistemi produttivi che hanno la diversità, la stabilità e la flessibilità degli ecosistemi naturali.

La Permacultura è essenzialmente pratica e si può applicare a un balcone, a un piccolo orto, a un grande appezzamento o a zone naturali, così come ad abitazioni isolate, villaggi rurali e insediamenti urbani.

Allo stesso modo si applica a strategie economiche e alle strutture sociali.

La Permacultura si può definire una sintesi di ecologia, geografia, antropologia, sociologia e progettazione.

Permacultura: agricoltura permanente per una cultura permanente. Una cultura umana non può sopravvivere a lungo senza la base di una agricoltura sostenibile e una gestione etica della terra.

Permacultura: pensare sentire inventare progettare il nostro essere integrati nel mondo. Disegnare il proprio sistema di vita, la propria casa, il territorio che la circonda, in modo armonico, in modo consapevole. Consentire al proprio essere nella vita di pensarsi da sé, non di essere pensato da altri. Sostituendo al dominio l'ascolto, alla violenza la curiosità, alla fretta la speranza.

Permacultura è la progettazione di una interazione consapevole ed efficiente fra l'uomo e l'ambiente.

Permacultura è ecologia coltivata.

La Permacultura è la progettazione e la gestione ecosostenibile e integrata degli insediamenti umani e produttivi nel territorio agro-ambientale.

La Permacultura non è una serie di teorie o metodi, ma un modo di pensare, in maniera sempre nuova e flessibile.

Sos api, per Ue inquietante rapporto Efsa


BRUXELLES - La Commissione europea definisce per la prima volta ''inquietanti'', anche se non ancora complete, le conclusioni scientifiche raggiunte oggi dall'Autorita' europea per la sicurezza alimentare (Efsa), secondo cui i residui di alcuni pesticidi, noti come neonicotinoidi, potrebbero rappresentare un rischio elevato per le api. Nell'immediato - ha spiegato oggi Frederic Vincent, portavoce del commissario alla salute Tonio Borg - la Commissione Ue scrivera' alle societa' produttrici, Syngenta e Bayer, che avranno fino al 25 gennaio per reagire al parere dell'Efsa. Inoltre, Bruxelles intende portare la questione il prossimo 31 gennaio all'esame del Comitato permanente della sicurezza alimentare dove sono presenti i rappresentanti dei 27 Stati membri. Nulla al momento e' definito, ma il portavoce tiene a precisare che Bruxelles e' pronta a ''prendere le decisioni necessarie'' se dall'esame del rapporto dell'Efsa e dagli studi realizzati emerge che c'e' un reale problema con i pesticidi in questione. Anche perche', di fronte al fenomeno della moria delle api, che sarebbe passata in una quindicina d'anni dal 5% al 30%, e dallo smembramento di intere colonie, gli Stati membri e in primis l'Italia, hanno gia' introdotto misure nazionali. Il rapporto dell'Efsa punta il dito sull'impatto dell'uso di alcuni pesticidi come il thiamethoxam, clothianidin e imidacloprid a seconda delle produzioni: nella colza, e' stata individuata la presenza di residui a rischio nel polline e nel nettare, mentre per il mais il problema della contaminazione e' legato alla polvere che si alza al momento della raccolta e alle gocce che si formano sulle piante su cui si posano le api. 


AGRICOLTORI E COOP, DA NEONICOTINOIDI BENEFICI PER 4 MILIARDI EURO
Nel dibattito europeo sulla messa o meno a bando dei neonicotinoidi, i pesticidi sotto accusa snella contaminazione del polline e del nettare delle api, le organizzazioni agricole e cooperative dell'Ue hanno deciso di difenderli a spada tratta per "l'impatto positivo che hanno sulle rese produttive, sul reddito de produttori e quindi sull'occupazione". Un recentissimo studio - scrivono agricoltori e cooperative Ue riunite nel Copa e nel Cogeca - "rivela che l'uso di neonicotinoidi per il trattamento delle sementi, consente di ottenere 4 miliardi di euro di proventi, promuove l'occupazione nelle zone rurali, e dimostra i benefici della ricerca e dell'innovazione". Non solo. "Il trattamento presenta vantaggi per la salute, assicurando vegetali sani e cereali con livelli inferiori di micotossine, oltre a fornire opportunità occupazionali a 50mila persone nelle zone rurali dell'UE, il che è particolarmente importante nel contesto dell'attuale crisi economica".
Interrogato dall'Ansa, Frederic Vincent, portavoce del commissario alla sanità Tonio Borg, si è limitato a precisare che "Copa e Cogeca si focalizza unicamente sull'aspetto economico, mentre la Commissione Ue con l'Autorità per la sicurezza alimentare (Efsa) su quelli scientifici e ambientali". 


AGROFARMA, NO PROBLEMI DA REPORT EFSA SU API
Il corretto uso dei più importanti agrofarmaci non viene messo in discussione dalla relazione EFSA. Lo sostiene Agrofarma (Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica), precisando che "secondo le evidenze emerse dal report", l'uso sicuro dei neonicotinoidi "non incide sul declino della popolazione di api". Il corretto utilizzo di questa importante classe di agrofarmaci, infatti, non viene messo in discussione a reali e idonee condizioni di impiego. "Teniamo a sottolineare - si legge in una nota - che nella redazione del Report, EFSA ha inoltre riconosciuto un elevato livello di incertezza dato che il processo di valutazione dei rischi per le api è ancora in via di sviluppo; l'Agenzia, del resto, non ha richiesto nessun divieto". "Secondo quanto emerso dallo studio COMPASS condotto dall'Humboldt Forum for Food and Agriculture, nel quale si evidenziano i benefici economici, occupazionali e di resa derivati dal corretto utilizzo dei neonicotinoidi, se in agricoltura non fossero più realizzabili i trattamenti in oggetto - rileva la nota - vi sarebbero, oltre che danni economici per più di 4 miliardi di euro, anche gravi conseguenze sull'occupazione nelle zone rurali dell'UE. Comportando un miglioramento delle rese, l'utilizzo mirato della sostanza garantisce anche una maggiore produzione di materie prime per l'industria alimentare rispondendo al crescente fabbisogno della popolazione".

fonte: ANSA

Sos api: apicoltori a Pe, stop Ogm e pesticidi


BRUXELLES - La battaglia degli apicoltori per salvare le api dai pesticidi e il miele dalla contaminazione Ogm riparte dall'Europarlamento. A discuterne la commissione petizioni, che ha annunciato un nuovo studio sul dossier entro marzo. Sono oltre 300mila le firme raccolte dall'Unione degli apicoltori francesi (Unaf), fra cui quelle di Unaapi e Conaapi in Italia, per vietare l'uso del mais MON 810, bloccare le autorizzazioni di altre colture Ogm con un impatto su nettare e polline ed effettuare una valutazione rigorosa dell'impatto delle piante transgeniche sugli alveari. La commissione petizioni del Parlamento Ue ad oggi ''non ritiene giustificato'' il divieto dell'uso di Ogm, ma e' pronta ad adottare misure in futuro: la questione rimane sul tavolo.


Un'altra petizione promossa da una piattaforma spagnola di associazioni di consumatori e ambientalisti, sostenuta dagli apicoltori francesi, ha chiesto invece il bando del commercio di pesticidi, in particolare quelli che contengono neonicotinoidi, accusati della forte mortalita' di api nell'Ue. ''Dopo il rapporto dell'Efsa sugli effetti dei neonicotinoidi - ha spiegato Olivier Belval, presidente dell'Unaf - serve una decisione urgente''. I verdi europei hanno adottato entrambe le petizioni, lanciando oggi una campagna ad hoc, all'insegna dello slogan ''Date alle api una chance: No agli Ogm, no ai pesticidi''. Fra le richieste, il passaggio ad un'agricoltura sostenibile 'amica delle api' senza ogm e pesticidi, e l'obbligo di indicare la presenza di ogm sull'etichetta del miele. 

fonte: ANSA

lunedì 21 gennaio 2013

CORSO DI APICOLTURA BIOLOGICA E NATURALE


L'azienda Apicoltura Valentini svolgerà un corso di apicoltura ad Anghiari, in provincia di Arezzo. Il corso sarà di tipo residenziale, intensivo, della durata di 10 giorni (2 settimane - 80 ore complessive) tra il 8 e 19 aprile 2013 e comprenderà insegnamenti sia teorici che pratici; ovvero, la mattina saranno svolte lezioni in classe, in un'aula dotata di tutti gli strumenti multimediali essenziali ad una perfetta preparazione di base; il pomeriggio si passerà alla pratica, grazie ad un apiario scuola annesso alla struttura scolastica.
Il docente principale sarà Marco Valentini,  pioniere nell’apicoltura biologica e bee-friendly (amichevole con le api), con un curriculum trentennale; possiede e  conduce una azienda di circa trecento alveari. Inoltre,  è docente di riconosciute capacità, grazie alle sue collaborazioni con le maggiori associazioni di apicoltori a livello nazionale per le quali ha partecipato a centinaia di lezioni di apicoltura; ha organizzato e insegnato in un corso di 100 ore finanziato dalle Comunità montane del Montefeltro. Inoltre, in veste di consulente di grandi aziende ha potuto viaggiare nel mondo e conoscere l'apicoltura praticata nei paesi maggiori produttori di miele. La sua didattica, poi, si è affinata presso Istituto Statale di Istruzione Superiore. "Alberto Maria Camaiti" di Pieve Santo Stefano. 
Durante il corso si insegnerà ogni tipo di materia inerente l'apicoltura, dalla storia dell'evoluzione dell'ape a quella dell'apicoltura dai primordi ai giorni nostri, fino a parlare di biologia e tecnologia. Ma naturalmente gli allievi usciranno dal corso perfettamente preparati per produrre miele, polline, pappa reale e propoli, capaci, se lo vorranno, di inibire la sciamatura, produrre sciami artificiali e pacchi d'ape ma soprattutto di salvare le proprie api dalle malattie. Tutte le tecniche di allevamento saranno prima presentate agli studenti in classe per far capire in profondità la loro utilità e indicandone, vantaggi e svantaggi; infine saranno provate in campo per il periodo necessario al loro apprendimento. Ovviamente si parlerà di apicoltura biologica (perché, in fondo, così si impara anche quella convenzionale) e, vera novità assoluta, di apicoltura sostenibile e “bee-friendly” che probabilmente sarà l'apicoltura del futuro. Prima dell’inizio del corso verranno date in dotazione, comprese nel costo del corso, una maschera, una leva e una chiave usb (con all’interno tutto il materiale didattico). Inoltre a fine corso gli allievi usufruiranno della consulenza on-line personalizzata gratuita per un anno.

Il costo del corso è di 1.300 euro (IVA compresa) con prenotazione obbligatoria entro il 14 marzo 2013, tramite versamento di un anticipo di 200 euro e saldo alla prima giornata di corso. Il costo del pernottamento è a parte ma saranno attivate delle convenzione con le unità recettive del posto. Saranno accettate solamente 20 iscrizioni in base all'ordine cronologico di prenotazione (farà fede il giorno del versamento della caparra); il corso avrà svolgimento al raggiungimento di un minimo di 10 iscritti.

Per informazioni e prenotazioni: Apicoltura Valentini, Via Piero della Francesca 24, 52037 Sansepolcro (Ar). Cell.: 338/5759022  Mail: apicolturavalentini@gmail.com

fonte: http://www.bioapi.it/corso-di-apicoltura-biologica-e-naturale.html

sabato 19 gennaio 2013

Fichi, Ricotta e Miele

Fichi, Ricotta e Miele




MIELE SUI TETTI DI NEW YORK


Se le api scomparissero dalla faccia della Terra all’umanità non resterebbero più di quattro anni di vita”: la considerazione è attribuita nientemeno che a Einstein (il quale in effetti non l’ha mai detta, ma così almeno qualcuno si sofferma un po’ di più sull’argomento) e testimonia l’importanza che le api hanno nell’ecosistema di cui facciamo parte anche noi.
Ecologia a parte, il rapporto “produttivo” fra l’uomo e le api è antichissimo: le prime raffigurazioni di qualcosa di simile alle moderne arnie in legno risalgono all’antico Egitto, un paio di millenni prima di Cristo. In questi anni l’apicoltura fai-da-te è stata riscoperta da molti appassionati, un po’ per la crisi economica, un po’ come risposta alla forte (il 30 percento circa, in alcune zone) e mai chiarita flessione della popolazione di api in tutto il mondo. Ma se è facile immaginare arnie collocate in campagna, viene meno spontaneo pensare a una grande e moderna città che ospiti un movimento crescente di apicoltori. Accade invece nella “città” per definizione – New York – dove quello degli alveari sui tetti è diventato un fenomeno da seguire con attenzione.
Tutto parte nel 2010, quando l’amministrazione della Grande Mela ha eliminato il bando all’allevamento delle api da miele (la specie apis mellifera, quella meno o affatto aggressiva). Da allora si calcola che sui tetti newyorchesi siano state installate oltre quattrocento arnie, un numero orientativo che si estrapola in base alle arnie ufficialmente registrate (circa duecento). Il fenomeno si accompagna a una crescita dei club ufficiali di apicoltura, che si contano in una ventina, ed è culminato nel New York City Honey Festival dello scorso settembre 2012.
Non tutto è andato sempre bene, con qualche sciame imprevisto di troppo, e non sempre chi decide di installare delle arnie sul proprio tetto ha vicini consenzienti (ma per “addolcirli” pare spesso basti un po’ di miele autoprodotto, alla fine), ma nel complesso l’amministrazione di New York non si è pentita della sua decisione. I pochi incidenti registrati dalla liberalizzazione delle arnie sono giudicati colpa di apicoltori inesperti che non sanno mantenere in buono stato le loro colonie. E le api, se non si trovano bene, se ne vanno in cerca di posti migliori.
A portare negativamente indietro l’orologio ci ha pensato l’uragano Sandy, colpendo in generale tutta la città di New York e in particolare il Brooklyn Grange, ossia il più grande “orto pensile” non solo di New York ma di tutti gli Stati Uniti e probabilmente anche del mondo. Proprio il Brooklyn Grange ospitava la maggiore installazione cittadina di arnie – una ventina, grazie anche a un programma di crowdfunding via Kickstarter e aveva anche avviato un progetto per la selezione genetica di api particolarmente adatte all’ambiente cittadino di New York. Il progetto, come la quasi totalità delle attività di apicoltura, ora deve ripartire praticamente da zero, anche se la promessa del Brooklyn Grange è quella di essere do nuovo in pista per la stagione primaverile-estiva del 2013.
fonte: http://www.thekitchentimes.it/?p=4023

CORSO DI APICOLTURA - PRATO


Il "Corso di apicoltura" si terrà presso la sala del Centro Scienze Naturali di Galceti in località Galceti, via di Galceti, 74 a circa 3 Km dal centro di Prato.
Il costo del corso per  soci dell'Associazione Toscana Miele è di 40,00€ mentre per coloro che non sono soci è di 50,00€.
E' previsto un contributo spese per il pubblico di 3,00€ 
Per partecipare al corso è necessario compilare il modello di adesione e inviarlo a Toscana Miele alla quale potete rivolgervi per  qualsiasi informazioni. 


Di seguito il programma del corso:

11 Febbraio 
Presentazione del corso .
Perfezionamento delle iscrizioni.
Il Polline: flora pollinifera, raccolta differenziata per tipologia di polline, caratteristiche , proprietà. Come costruire una trappola, convertire le arnie alla produzione. Pulizia e conservazione, vendita al dettaglio e all'ingrosso.

18 Febbraio 
Fitoterapia: utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere. (aperto al pubblico)

25 Febbraio 
La disciplina FISCALE e PREVIDENZIALE per l'attività di apicoltura

4 Marzo 
La normativa sanitaria in apicoltura

10 Marzo
La Cera: caratteristiche, proprietà, come produrla, raccolta, conservazione e utilizzo

16 Marzo
Apiterapia: i prodotti dell'alveare nell'uso quotidiano contro le malattie   ecologiche e da civilizazione
(aperto al pubblico)

23 Marzo
Lezione apiario
Riconoscimento delle patologie: metodo di indagine: campionatura e verifica dentro l'alveare, gestione delle famiglie interessate da patologie e impiego di presidi sanitari.

6 Aprile
Lezione in apiario
Allevamento regine: tecniche del traslarvo e doppio innesto, il gioco delle regine

13 Aprile
Lezione in apiario
Visita in azienda. Formazione famiglie di api e nuclei di fecondazione.

fonte: http://www.toscanamiele.it/#


CORSO DI CUCINA AL MIELE AL XXIX CONGRESSO DELL'APICOLTURA PROFESSIONALE

In occasione del XXIX Congresso dell’Apicoltura Professionale che si terrà ad Amantea (CS) dal 5 al 10 febbraio 2013 Ambasciatori dei mieli, Associazione Apicoltori Professionisti Italiani, Isca Hotels, Slow Food Calabria e Unaapi organizzano un CORSO DI CUCINA AL MIELE che si terrà nei giorni 6 e 7 febbraio 2013 presso Hotel Village La Principessa – S.S. 18 – Campora San Giovanni – Amantea (CS).
Il corso è a numero chiuso e verrà richiesto un contributo di 10 € a modulo, da corrispondere all’inizio del corso stesso. Indispensabile l’iscrizione al cell. 345 7142222 (Marianna Dallai) o info@arpat.info.
fonte: http://www.ambasciatorimieli.it/index.php/component/content/article/10039-novita/10251-corso-di-cucina-al-miele-al-xxix-congresso-dellapicoltura-professionale