TRENTO. Parte lunedì 8 aprile il servizio di assistenza tecnica e veterinaria agli apicoltori trentini. Un servizio atteso da tempo in quanto l’apicoltura è un comparto che può presentare delle problematiche complesse specialmente per chi non ha una competenza specifica. Molto soddisfatto il presidente dell’Associazione Apicoltori del Trentino Marco Facchinelli: «Non meno di 7-800 apicoltori potranno trovare assistenza veterinaria da parte del veterinario destinato dall’Azienda Sanitaria, Stefano Tamanini, e l’assistenza tecnica da parte di uno dei diciassette esperti apistici distribuiti sul territorio provinciale».
Il progetto che interessa tutti gli apicoltori trentini soci e non soci delle varie associazioni, è stato predisposto e presentato all’Unione europea da parte dell’Associazione provinciale, come servizio a tutta l’apicoltura trentina. Il finanziamento dell’Unione Europea al netto dell’Iva è pari al 90% della spesa ammessa, mentre la differenza viene pagata dai soci dell’associazione. Per questo il presidente si augura che il numero dei 250 soci «possa aumentare per dividere equamente la spesa del servizio che sarà dato gratuitamente».

Al fine di assicurare a tutti questo importante ed atteso servizio l’associazione apicoltori provinciale ha fatto rete con le altre associazioni di zona presenti sul territorio: da quella della Valsugana, a quella storica della valle di Fiemme, a quella della Valle di Sole e della Vallagarina.
«Certo», precisa il presidente, «a tutti gli apicoltori sarà assicurato il tipo di assistenza sopra illustrato, ma gli altri importanti servizi per l’acquisto dei mezzi di produzione, come gli accordi di vendita del prodotto saranno riservati ai nostri soci».
Una ulteriore precisazione di Facchinelli: «Questa diffusa presenza sul territorio della rete degli esperti può avere anche un importante ruolo di tutoraggio per eventuali aspiranti apicoltori che intendono avviare l’affascinante conoscenza e allevamento delle api, infine questo progetto può contribuire anche ad un avvicinamento fra le varie associazioni in funzione di un servizio sempre migliore ai nostri apicoltori», conclude il presidente.
Articolo di di Carlo Bridi
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