sabato 20 aprile 2013

Lotta biologica contro la varroa



La Varroa cerca i fuchi, li attacca, si deposita in uno de tre spazi mobili, che può essere facilmente asportato, così consentendo la distruzione del terribile nemico dell'apicoltore. In pratica, un semplice telaio, peraltro già usato per la riproduzione dei fuchi, al quale Michele Campero ha apportato alcune semplici modifiche, che l'hanno trasformato in trappola "Bio Meccanica" per la varroa.

La ripetuta eliminazione di porzioni di favo da maschio oper- colato con il telaino tripartito si è dimostrato il sistema di gran lunga più efficace per il controllo della Varroa durante il periodo estivo conseguendo due obiettivi importantissimi:
  • I'assenza assoluta di inquinamento chimico
  • si salvaguarda l'equilibrio biologico. Difatti la Varroa oltre a prediligere la covata da maschio, preferisce quella su favo, nuovo, appena costruito. Con il telaino tripartito si elimina una parte dei maschi, quelli maggiormente infestati, a tutto vantaggio degli altri fuchi che nascono in assenza del micidiale parassita.
  • L'introduzione del telaino tripartito impegna ad una visita settimanale all'alveare per almeno otto/dieci settimane.
  • In assenza di covata l'efficacia di tutti i prodotti, anche quelli non menzionati, aumenta considerevolmente.
  • Il telaino tripartito in primo luogo, gli acidi lattico, formico e ossalico, in quanto prodotti naturali, sono da considerarsi trattamenti "biologici" e riconosciuti come tali dal regola- mento comunitario sul biologico
  • Tutti i prodotti antiparassitari, indistintamente, sono in- quinanti e quindi in varia misura nocivi. Una sensibiliz- zazione "ecologica" sull'uso dei prodotti chimici in apicoltura è indispensabile. L'apicoltore deve essere attento a questo problema e preoccuparsi di usare pro- dotti e metodiche il meno inquinanti possibile.
  • L’indebolimento dell'ape, causato dalle ferite provocate dalla Varroa non è, di solito, la causa diretta della mortalità della famiglia, bensì le malattie che la Varroa, mobilissima, tra- sporta spostandosi da un’ape all’altra e da un alveare all'altro.
  • Gli sciami vanno trattati con acido ossalico prima che si opercoli la covata.

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