martedì 29 gennaio 2013

Microrganismi effettivi per lo sviluppo sostenibile


Le grandi scoperte avvengono quasi sempre in circostanze fortuite e possono portare vantaggi in ambiti innovativi, dall'agricoltura biologica alla cosmesi sostenibile. Così è stato nel caso dei microrganismi effettivi, studiati negli anni '70 dal professor Teruo Higa dell'Università di Kyushu, in Giappone.
Il professore Higa fece svariati tentativi per dimostrare la loro efficacia nell'aumentare il valore produttivo delle piante senza il ricorso a pesticidi tossici, la cui sperimentazione aveva portato gravi ripercussioni sulla sua salute.
Credendosi ormai sconfitto, perché le prove in laboratorio non davano i risultati sperati, gettò le colture di batteri nel prato davanti all'Università.
Dopo qualche tempo si accorse che dove li aveva gettati l'erba era più rigogliosa e allora si convinse che la prova andava fatta direttamente sull'ambiente e non più in laboratorio. Dopo vent'anni di ricerche, dunque, riuscì a far agire in modo efficace. un mix di svariati microrganismi, costituito fondamentalmente da lieviti miceti fermentanti e lactobacilli, che potevano aiutare a sconfiggere fenomeni degenerativi in agricoltura in modo naturale e senza danni per l'ambiente.
Li chiamò EM (Effective Microorganisms)e per capire l'importanza della scoperta basti dire che questi microorganismi, se in prevalenza, fanno in modo che altri microrganismi, detti opportunisti, siano portati a compiere lo stesso tipo di processo stimolando un'attività rigenerativa sulla coltura in contrasto con i fenomeni degenerativi che favoriscono il proliferare di agenti distruttivi fino a quel momento combattuti con pesticidi e fertilizzanti chimici nocivi alla salute.
La scoperta del professor Higa è tuttora contestata dalla comunità scientifica internazionale proprio sulla base di questo non dimostrabile principio di prevalenza.
Nonostante ciò in centosessanta paesi e anche in Italia, ormai da anni, qualcuno sperimenta la tecnologia EM con ottimi risultati, non solo nell'agricoltura.
L'effetto rigenerante degli EM li porta a essere impiegati in tutti i casi in cui ci sia bisogno di integrare e rinvigorire e, oltre al loro impiego per l'agricoltura biologica, si possono usare per rafforzare le difese immunitarie degli animali, comprese le api, in soluzione come detergenti per la pulizia dei sanitari e dei pavimenti di casa.
Sono usati inoltre in cosmesi, sotto forma di creme, balsami e dentifrici e, lavorati assieme all'argilla e trasformati in cilindretti di ceramica,vengono usati per rivitalizzare l'acqua.
Il loro impiego per la compostiera dell'umido produce un fertilizzante di ottima qualità e non sono stati riscontrati effetti collaterali in nessuno degli impieghi citati.
In un mondo che ha sempre più bocche da sfamare gli EM possono essere la soluzione in quanto hanno il potere di aumentare la produzione agricola perché attraverso il processo di fermentazione provocato dai microrganismi si crea un terreno fertile che favorisce la crescita e la qualità dell'alimento coltivato, evitando inoltre di inquinare il prodotto e il terreno.
Nel processo di cambiamento che vede lo Sviluppo Sostenibile come unica condizione per preservare il Pianeta anche per le generazioni future la tecnologia EM possiede i requisiti per entrare a pieno titolo in questo processo in quanto tiene fede ai principi dello stesso, ossia crescita economica e tutela dell'ambiente.
fonte: http://news.supermoney.eu/ambiente/2013/01/agricoltura-biologica-e-non-solo-microrganismi-effettivi-per-lo-sviluppo-sostenibile-007989.html#

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